EMERGENZA CALDO
informativa ai lavoratori che svolgono attività all'aperto o in ambienti non ventilati/climatizzati
Nei mesi estivi si sottolinea la necessità di applicare dei sistemi di tutela dei lavoratori esposti a temperature elevate e ad alto tasso di umidità. perché, come noto, l'esposizione per periodi prolungati associato a sforzo fisico intenso, può portare a serie conseguenze sull'organismo umano, a partire da crampi muscolari fino a episodi lipotimici o sincopali o al "colpo di calore", evento che può portare a morte.
Le condizioni climatiche già di per sé sfavorevoli in cui i lavoratori si possono trovare ad operare, in questo particolare periodo, potrebbero rivelarsi a maggior rischio di esposizione al caldo anche a causa delle misure precauzionali introdotte a seguito dell'emergenza COVID-19 (uso mascherina e limitazioni dei sistemi di areazione e ventilazione).
- Si propongono dei suggerimenti nella gestione del lavoratore esposto a calore, da valutare nel piano di valutazione dei rischi e nella organizzazione del lavoro:
- Favorire il più possibile il distanziamento sociale (almeno 1 metro) e l'igiene personale e ambientale in modo da non dover utilizzare la mascherina se non in caso di momenti di aggregazione o quando non risulta possibile rispettare la suddetta distanza interpersonale.
- Esonerare dal lavoro i dipendenti che presentano nel giudizio di idoneità prescrizioni quali: "controindicati lavori gravosi e/o in condizioni microclimatiche sfavorevoli". Particolare attenzione anche a chi presenta "controindicazione a lavori in altezza" (il caldo riduce la capacità di concentrazione e i riflessi e facilita il rischio di caduta) e a chi è prescritto l’obbligo di usare sistemi di protezione delle vie aeree, spesso questi soggetti soffrono di patologie respiratorie, il caldo e irritanti respiratori quali l’ozono possono peggiorarne i sintomi.
- Ridurre la fatica e i ritmi di lavoro:
1. utilizzare macchine di lavoro che richiedono minor sforzo fisico nell'uso;
2. creare una alternanza oraria tra i lavoratori nei lavori più faticosi, che è sempre meglio svolgere nelle prime ore del mattino quando l'esposizione solare è più bassa;
3. prevedere pause di lavoro di almeno 15 minuti ogni ora, specialmente nelle ore di maggior insolazione (11-16);
4. assicurare delle pause di recupero fisiologico supplementari secondo le esigenze soggettive dei lavoratori.
5. Nelle aree di lavoro creare dei sistemi di protezione dall'esposizione ai raggi solari tramite ombrelloni o tendoni, se possibile creare un'area di ristoro al riapro dal sole, possibilmente in zona ventilata, da utilizzare durante le pause;
6. Assicurare disponibilità di acqua potabile; proibire il consumo di sostanze alcoliche, consigliare pasti leggeri e ricchi di frutta;
- Usare abiti chiari, leggeri e traspiranti, usare un copricapo (meglio se ripara dal riflesso solare anche gli occhi, qualora non fosse possibile l'uso di occhiali da sole);
- Presenza di almeno un addetto al Pronto Soccorso per ciascun turno lavorativo (già obbligo di legge), i lavoratori che assumono farmaci consultino il medico di base per valutare la giusta idratazione da assumere e l’eventuale necessità di modificare la terapia;
- Sollecitare i lavoratori a segnalare immediatamente qualsiasi disagio/malore e favorire il ritiro in ambienti più freschi ogni qualvolta il lavoratore ne senta la necessità.
Si ricorda inoltre che i raggi UV hanno azione cancerogena sulla cute (melanoma) e la difesa della cute con creme protettive o con abiti è obbligatoria.
Si allega un opuscolo da consegnare ai lavoratori interessati.
La ringraziamo per l'attenzione.
La informiamo che il nostro Ufficio Ambiente e Sicurezza è a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
2021 Emergenza Caldo Covid
(documento PDF)
Scarica opuscolo per i lavoratori
(documento PDF)