FONDO ANTICRISI PER SOSTENERE LE IMPRESE IN INVESTIMENTI NEL FOTOVOLTAICO
Giunta stanzia 5 milioni di euro. Assessore: un aiuto concreto per contrastare la crisi energetica
"Dopo il sostegno specifico per le vetrerie di Murano, abbiamo deciso di dare un altro segnale per sostenere le imprese che decidono di investire in energia da fonti rinnovabili. Lo abbiamo fatto aumentando di 5 milioni di euro il fondo anticrisi gestito da Veneto Sviluppo, destinandoli all’erogazione di finanziamenti agevolati combinati ad una quota di contributo a fondo perduto. È un segnale di attenzione della Regione verso le nostre imprese in un momento di particolare difficoltà sul fronte energetico”.
Così l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia annuncia l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che stanzia 5 milioni di euro destinati ad incrementare la dotazione finanziaria del Fondo di rotazione "Anticrisi attività produttive” per sostenere le imprese che investono nell’installazione di impianti fotovoltaici nelle proprie strutture produttive.
“Abbiamo voluto inserire anche una quota di finanziamento a fondo perduto, variabile in base alle dimensioni aziendali perché vogliamo dare un segnale forte ai nostri imprenditori veneti che vogliono credere e investire per un futuro sostenibile delle proprie imprese” precisa inoltre l’Assessore regionale allo sviluppo economico.
Il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto, del 10% per la media impresa e del 20% per la piccola, si riferiscono non solo alle spese per la fornitura e l’installazione dei pannelli, ma anche alle spese per gli impianti di accumulo, il sistema combinato di inverter e l’allacciamento alla rete elettrica.
In particolare, il contributo a fondo perduto è determinato nei seguenti limiti:
- 2.000 €/kW per impianti fino a 20 kW, cui corrisponde un contributo massimo di € 8.000;
- 1.600 €/kW per impianti fino a 100 kW, cui corrisponde un contributo massimo di € 32.000;
- 1.000 €/kW per impianti con potenza superiore a 100 kW, cui corrisponde un contributo fissato nel massimo in € 50.000.