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I sistemi di Welfare aziendale

I sistemi di Welfare aziendale

Definizione e linee guida

Spesso si sente parlare di welfare aziendale, ma non sempre è chiaro a tutti a cosa ci si stia riferendo. Molti associano l’idea di welfare all’insieme dei benefit e sussidi di cui i dipendenti di un’azienda possono beneficiare, ma non si tratta solo di questo.

Per welfare aziendale si intende, in generale, l’insieme delle iniziative aziendali volte ad incrementare il benessere dei lavoratori (ed eventualmente dei loro familiari), tramite modalità “alternative” alla normale retribuzione in busta paga, che possono consistere in veri e propri rimborsi o in forniture dirette o indirette di determinati servizi.

Quando si parla di welfare si intende quindi il “pacchetto” di prestazioni, servizi e rimborsi di cui può godere il lavoratore dipendente, in aggiunta alla sua normale retribuzione mensile.

Welfare aziendale: in cosa consiste?

I piani di welfare, in azienda, possono essere distribuiti ai dipendenti a prescindere dalla loro retribuzione fissa e variabile, di elargizione liberale da parte dell’azienda o come frutto derivante da accordi sindacali in essere, con agevolazioni fiscali per l’azienda stessa ed entro determinati limiti di spesa.

In alternativa i piani di welfare possono anche essere affiancati alla parte variabile della retribuzione dei dipendenti: in tal caso ciò contribuisce ai piani di incentivazione della forza lavoro di quell’azienda, poiché si associa il benefit alla produttività stessa del lavoratore. Questa tipologia di piano di welfare viene regolamentato da specifici accordi sindacali aziendali o di categoria.

In entrambi i casi si tratta di servizi detassati per i lavoratori dipendenti, che cioè non concorrono a formare reddito imponibile, poiché creati per il soddisfacimento di esigenze e interessi meritevoli di tutela, come, in primis, il miglioramento del benessere generale del lavoratore e della sua famiglia (art. 51, secondo comma del Testo unico delle imposte sui redditi – Tiur).

Non costituendo reddito, quindi, la loro corresponsione per l’azienda è esente da tassazione fiscale e contributiva e, entro certi limiti, è deducibile per l’azienda.

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