Tra le molte ripercussioni della saturazione del mercato, vi è il bombardamento di telefonate verso l’utente finale – famiglie e imprese – da parte dei famigerati call center che, con aggressività, esortano ad effettuare il passaggio a questo o quel fornitore. Le ragioni su cui fanno leva gli operatori sono le più disparate: dalla possibile sanzione, all’interruzione della fornitura di energia elettrica o gas. Il terrorismo informatico o telefonico è all'ordine del giorno.
Non sembra esserci fine a questo barbaro metodo di vendita basato su paura, disinformazione e, non di rado, su consapevoli menzogne. Può capitare infatti che le persone al telefono si spaccino per il customer service del fornitore che ha in carico le utenze: chiedendo una conferma per un semplice aggiornamento contrattuale, viene in realtà effettuato il cambio della società di fornitura.
Per i clienti è quasi impossibile avere gli strumenti per valutare la bontà delle condizioni economiche di un fornitore, poiché molte sono le voci che vanno a comporre il totale della bolletta da pagare. Queste voci possono inoltre variare anche a causa di nuove normative o perché le condizioni del mercato energetico sono mutate.
Il consiglio è sempre quello di non accettare mai proposte telefoniche, nemmeno se chi chiama dice di farlo a nome del fornitore in essere. È preferibile riagganciare e richiamare il servizio clienti per verificare che determinate proposte o informazioni corrispondano al vero.
Se per gli aspetti informativi, il sito di ARERA, l’autorità per l’energia elettrica ed il gas, è un punto di riferimento aggiornato ed autorevole, per un profano o per chi non ha molta voglia o tempo di comprendere i molti termini tecnici. Solo un referente esperto ed affidabile può guidare il cliente ad una scelta oculata.
L’associazione di Confartigianato è attiva, fin dal 2001, con un ufficio dedicato a fornire tutte le informazioni in materia di energia elettrica e gas, chiarendo ogni dubbio e indicando la proposta migliore per aziende e persone.