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Le strategie di vendita basate sulla disinformazione

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Fake news sulle bollette: gli oneri da pagare

Già da qualche anno i fornitori hanno adottato un metodo di fatturazione “semplificato” sulle bollette con l’obiettivo di renderne più facile la lettura: in realtà questo rende meno agevole, ad un osservatore informato, effettuare confronti sulle tariffe. 

Le voci della bolletta restano un aspetto importante per la scelta del proprio fornitore ed è per questo che non bisogna credere a quegli operatori di agenzie e call center che, attraverso un telemarketing aggressivo e spesso truffaldino, cercano di ingannare l’utente finale proponendo contratti privi di addebiti che sono invece uguali per tutti, secondo quanto stabilito dalla normativa. 

All’interno di una tipica bolletta, l’unica voce che può variare tra i fornitori è quella sulla materia prima, in genere la prima che troviamo nelle fatture. Tale voce è diretta conseguenza della politica di prezzo dei vari venditori e sarà tanto più consistente quanto saranno alte le tariffe unitarie ed i consumi.

Le altre voci hanno tariffe e metodo di calcolo che non possono variare tra i fornitori:

  • Oneri di distribuzione: riguardano i costi per il trasporto dell’energia o del gas dalle centrali di produzione fino al sito domestico o aziendale del cliente. Comprendono la gestione e la manutenzione dei misuratori (contatori); il loro peso è rapportato ai consumi.
  • Oneri di sistema: sono i costi che riguardano la generalità del sistema elettrico e gas nazionale. Vengono pagati da ogni cliente finale, senza esclusione, e possono finanziare la sicurezza del nucleare, incentivi alle fonti rinnovabili, la ricerca e progetti anche al fine del risparmio energetico ed altro.  
  • IVA e accise: sono naturalmente imposte che vanno pagate da tutti gli utenti. In questo caso è bene sapere che sono possibili alcune importanti agevolazioni per le imprese che molto spesso non vengono informate in merito.
  • Abbonamento canone Rai: anche in questo caso, l’applicazione o meno del canone RAI non è una scelta commerciale del fornitore e pertanto non può concorrere a stabilirne la convenienza.

Insomma, bisogna fare molta attenzione a non farsi ingannare da quegli operatori di agenzie e call center che cercano di confondere ed ingannare gli utenti con l’obiettivo di fare sottoscrivere nuove offerte commerciali o attirare in un cambio di fornitore.


Molte informazioni sono reperibili sul sito dell’autorità ARERA;
Confartigianato, grazie alla  professionalità maturata in vent’anni di presenza sul mercato libero dell’energia, tramite il proprio consorzio d’acquisti CAEM, può assistere ed indirizzare le persone e le aziende associate sull’analisi delle proprie forniture e la ricerca della soluzione migliore.

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